Saja è stata fondata in Sicilia come associazione di promozione sociale, ufficialmente costituita nel giugno 2012 (ma era già attiva da oltre un anno), con l’obiettivo di fungere da laboratorio e luogo di incontro con e nella natura. Si tratta di una ricerca di autonomia e autosufficienza, con l’intenzione di non isolarsi dalla società, ma di introdurre nuove proposte ad essa.
Lavorano principalmente su un terreno di poco meno di due ettari che era abbandonato fino al loro arrivo. Hanno subito iniziato a piantare nuovi alberi da frutto e da bosco e a ripristinare il vecchio aranceto che occupa circa metà dell’area (costituito da circa 350 alberi di arancia Tarocco, una varietà tradizionale con polpa rossa). Da allora, hanno innestato oltre 26 diverse varietà di agrumi per garantire continuità nella produzione e biodiversità varietale, e hanno anche piantato una vasta gamma di frutti… Limoni, Avocadi, Pere, Pesche, Albicocche, Giuggiole, Mele, Prugne, Melograni, Mele cotogne, Olive, Sorbe, Uva, Morus, Fichi, Palme, Feijoas, Mandorle, Guaiave, Cachi, Pecan, Noci, Nocciole, Banane, Canna da zucchero, Casimiroa, Ciliegie, Mirtilli, Melaleuca, Sambuco, Fichi d’India e Pepino.
Le loro pratiche, in linea con i principi della Permacultura—scelti come quadro guida—mirano a minimizzare l’uso di macchinari elettrici o motorizzati, con conseguenti risparmi energetici e una maggiore attenzione alle singole piante. Nell’aranceto e nella foresta alimentare, il suolo non viene disturbato da mezzi meccanici o manuali per evitare di interferire con il delicato sistema microbiologico del suolo. Effettuano potature leggere a fine primavera e fertilizzazioni in inverno, utilizzando letame esclusivamente da un’azienda agricola biologica vicina e dai loro pollai, tè di compost e colture di copertura di leguminose erbacee e arboree. Lavorano “inhouse” con tè di compost e biofermenti per mantenere viva e attiva la popolazione di microorganismi, promuovendo uno sviluppo sano delle piante.
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